Si teme che sia un attacco ransomware quello che sta procurando pesanti disservizi alle strutture sanitarie e ai presidi ospedalieri dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano e pesanti impatti sui pazienti.
I sistemi gestionali informatici degli ospedali Sacco, Fatebene, Buzzi e Macedonio Melloni di Milano sono indisponibili dalla giornata di domenica primo maggio, a causa di un attacco informatico.
La conseguenza dell’attacco è che i sistemi informativi degli ospedali sono in tilt, mentre il personale medico e sanitario è costretto a ricorrere a carta e penna per la registrazione di pazienti, cure e medicinali somministrati.
si affianca anche l’irreperibilità delle informazioni precedentemente archiviate: cure in svolgimento, medicine da somministrare o somministrate in passato e nessun accesso alle cartelle cliniche. Tutte informazioni essenziali per lo svolgimento del lavoro del personale sanitario, ora in grosse difficoltà vista l’indisponibilità.
Al momento non sono apparse rivendicazioni da parte di gruppi criminali relative all’incidente contro l’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano. Tuttavia, stando alle note rilasciate a mezzo stampa, sembra poter essere un ransomware la causa del disastro nella struttura sanitaria.
In una nota si parla, infatti, di “cartelle cliniche criptate”, perciò indisponibili, che sappiamo essere il primo segnale comportamentale di un attacco di tipo ransomware.
Un aspetto preoccupante dell’attacco è che le informazioni per accedere alla rete dell’ospedale siano state messe in vendita nell’underground criminale almeno da gennaio. Ciò significa che qualcuno è riuscito ad avere accesso ai sistemi della struttura ospedaliera prima di gennaio per poi rivendere tali accessi a terze parti, ovvero a coloro che poi hanno realizzato l’attacco.